Paura dell’intimità

L’intimità fra due persone (in una relazione amicale o sentimentale) prevede un’alto grado di vulnerabilità: dobbiamo far cadere le difese per far avvicinare l’altro, e questo potrebbe portarci a sentire un certo livello di apprensione o di timore. Proviamo a vedere quali potrebbero essere i motivi di questi timori.

– Se ci apriamo con qualcuno, ciò che diciamo potrebbe essere usato contro di noi;
– La natura confidenziale di ciò che diciamo può essere disattesa e potrebbe essere rivelato ad altri;
– Una connessione intima potrebbe farci sentire dipendenti dal partner dal punto di vista emotivo;
– Approfondire l’intimità potrebbe spingerci verso una rinuncia alla nostra libertà;
– Potremmo avere paura che la nostra vulnerabilità sia percepita come debolezza.

Non stupisce quindi che molte persone provino molta apprensione all’idea di avvicinarsi molto e di entrare in una connessione intima con gli amici o con il partner. Può essere, in alcuni casi, anche il risultato di uno stile educativo dei genitori che ha incentivato queste persone, da piccole, all’indipendenza piuttosto che alla protezione. Forse spingendo troppo sulla prima e troppo poco sulla seconda, facendo sì che sentano che l’idea di essere molto vicini a qualcuno, e quindi in parte dipendenti, possa essere un pericolo dal quale non si sanno difendere.

Non è necessario abbandonare questo approccio mentale alle relazioni: anche se non favorisce lo sviluppo di rapporti completamente sereni e soddisfacenti, non è detto che condanni ad una vita fatta di solitudine ed eremitismo. Ma allo stesso tempo non bisogna commettere l’errore di pensare che se fatichiamo ad entrare in connessione intima con gli altri, allora saremo destinati a non poter cambiare, o che non ce lo meritiamo. Bisogna lavorarci sopra, a volte duramente, ma si può uscire dal circolo vizioso che spinge troppo spesso a stare non troppo vicini agli altri.

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